Hysteria under the moon

Secondo me, ciò che un tempo veniva chiamato isteria non è altro che energia in metamorfosi sotto l’influenza della luna nelle sue varie fasi.

Le donne considerate isteriche erano coloro che avvertivano la mancanza di rapporto sessuale, donne che simulavano i movimenti dei malati epilettici per chiamare l’attenzione. Pazze o possedute da demonizzare.

Tra diagnosi cliniche e presupposti teatrali, questi movimenti dove il corpo è elettrico, l’anima è sensibile al suo massimo potenziale ed è qui che il corpo perde il controllo contorcendosi all’indietro nel “L’Arc en Circle”, ovvero, la linea curva, onda nervosa.

Questa posizione grazie a Pina Bausch e alla danza Butoh, è stata portata sul palcoscenico e così come diceva Jean-Martin Charcoat, neurologo francese, l’isteria non va curata ma va preservata.

Nel dipinto l’isteria viene interpretata come una grande energia femminile sensibile agli influssi lunari, le donne sono molto più vulnerabile, nervose, sessualmente più predisposte, creative, energiche, insomma, dipende dalla fase lunare. Ben venga allora il teatro dei nervi, ben venga ogni forma di espressione artistica che ci libera dalla condanna di disorientate sessuale, bestie da domare, donne da rinchiudere nei manicomi, streghe, malate d’utero, ecc.

Questa è energia che trasmuta, sia in forza fisica, mentale o spirituale, è la manifestazione della creazione di qualsiasi cosa. La donna è colei che crea e questo è il dono più grande.

Odara