L’Artista

Questa è la parte che mi piace meno perché qualsiasi cosa io possa scrivere qui non si saprà mai quanto sia del tutto vero!

James Hillman nel suo libro “Il Codice Dell’Anima” ha dedicato un intero capitolo per quanto riguarda la famosa biografia di persone famose. Ebbene sì, non tutto è vero ma la cosa che mi piace da morire è che se una biografia serve a ingigantire o a sminuire un artista, allora non va fatta!

In ogni modo posso dire che ho studiato Architettura e Urbanistica a Sao Paulo, poi ho fatto un corso di moda all’Accademia di Firenze in Piazza Pitti giusto perché odiavo tutta la parte matematica dell’architettura e i suoi disegni con righelli che non mi permettevano di esprimere la mia follia.

Ho frequentato corso di designer di scarpe All’università Anhembi Morumbi sempre nella mia città e altri corsi del tutto inutili (…).

Ho lavorato per il teatro come truccatrice e  ho scoperto quanto i colori sono importanti, che non sei tu a decidere il trucco ma il personaggio.

La mia esperienza dietro le quinte  è stata magica e poco remunerata ma ciononostante,  il sogno e la follia che invade l’anima e testa, e chi fa teatro lo sa, è simile ad un viaggio mistico.

Per un lungo periodo I libri di filosofie,  religioni e mistica mi hanno fatto da amici e ho trovato la sincronicità delle mie creature nel libro della Torah, nella Cabala di Hakash Ba Hakash,  nelle poesie di Blake e per fino sul libro dello Dzyan e si sa, leggere la Blavatsky si rischia di non restare sani!

I miei artista preferiti sono Beksinsnki, Misha Gordin, Dalì, Remedios Varo Paul Delvaux e Amos Nattini.

Quale è dunque il messaggio e che cosa rappresentano i mie dipinti?

Tutto ciò che ha a che fare con la parte invisibile dell’essere umano, quella che fa paura ma allo stesso tempo è piena di misteri e di saggezza.

E’ un invito a fare la conoscenza su qualcosa che possa attirare chi osserva una tela e farne uso per la sua propria autoconoscenza. Se poi prendi gusto e vuoi diventare un mago o una maga, bisogna studiare e posso dire che non esiste niente di più affasciante!

I Collage d’Arte di Odara

Essere un’artista è compiere un atto dissidente, scomodo, ironico, coraggioso  oppure divertente.

Se in passato l’arte era religiosa, storica e politica, oggi lo è molto meno ed è invece più diretta, talvolta scandalosa, di parte e spesso strana ed incompresa.

Se dovessi dipingere tutto il mio dissenso probabilmente andrei in galera e non in galleria!

Per fortuna l’altro lato della mia personalità  mi toglie da quella sfera spirituale dove vorrei restare in eterno, e mi riporta sul questo piano fisico. Qui è dove bisogna  avere un po’ di ironia (ed anche l’autoironia) per non prendersela troppo con tutto ciò che ci circonda.

Ed è con questo spirito che nascono i miei collage: situazioni contemporanee che capitano a tutti noi, messaggi e affermazioni che non diciamo mai e che in fondo, dentro di noi le pensiamo. 

Con amore

Odara